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Brevi pensieri

La sua bellezza è come un’opera d’arte senza tempo, che cattura l’attenzione e incanta l’anima... È un riflesso della sua essenza, un’espressione della sua unicità che risplende come una stella brillante nel cielo notturno... Ciò che rende la sua bellezza così affascinante non è solo l’armonia delle sue caratteristiche, ma la luce interiore che risplende attraverso i suoi occhi, illuminando il mondo intorno a lei...

Fine della poesia

 

Mi piaceva terribilmente,

il mio primo colpo di fulmine, un colpo secco, bam!, un colpo imperioso, non mi era mai capitato in vita mia, io uomo  razionale, pragmatico, preciso, concreto, riflessivo anche nell’amore, non credevo a queste cose, ed invece è successo meravigliosamente a me.

Mi sentivo profondamente connesso e osservavo attentamente tutto di lei.

Mi piacevano i lineamenti del suo viso, il colore ed il taglio dei suoi occhi scuri, due “finestre su una valle” i suoi capelli fiumi di seta, la sua bocca grande, le sue labbra carnose, la sua risata meravigliosa con le amiche “risata oh risata”, il suo meraviglioso sorriso donato agli altri in palestra “semper risus” e quel dolcissimo broncio un dettaglio delizioso in un viso splendido, bellissimo.

Mi piacevano le sue mani, come le muoveva, le sue dita lunghe, le sue unghie curate, lo smalto perfettamente abbinato al colore dell’abbigliamento, una donna raffinata, di buon gusto.

Mi piaceva la sua grazia, il suo “ritratto di grazia” la sua “eterea eleganza”, il suo muoversi, il suo essere “la divina” una dea che lasciava fiori profumati al mondo “eco della dea” il suo modo di vestirsi, il suo modo di mostrare la sua femminilità in una “inebriante essenza” le sue pose fotografiche, i suoi gesti, il suo modo di sistemarsi i capelli che mi faceva mancare l’aria.

Mi piaceva la sua forza, “come moderna pocahontas” la sua perseveranza e meticolosità nell’attività sportiva, indice di una donna organizzata che ama i dettagli, che sa il fatto suo, che pianifica le cose, che non lascia mai nulla al caso.

Il mio “se tu fossi

Mi piacevano i suoi testi, li leggevo estasiato, quanta purezza di cuore, quanta meravigliosa dialettica, un’artista, una scrittrice, una donna colta, profonda, un “cuore unico” raro, che si interroga sulla vita, sull’esistenza in questo mondo, una donna molto riflessiva. Mi piaceva il suo candore nel descrivere i suoi sentimenti, la sua fragilità, un privilegio “il privilegio di esser fragili”, la sua empatia che è un’arte di pochi “l’arte di comprendere”.

Mi piaceva guardarla e mi perdevo nei suoi sguardi, in un “balletto silenzioso” e mi bastava questo per sentirmi un uomo migliore

Sì mi faceva venire la voglia di essere un uomo migliore. Prendetemi per pazzo, ma io sono fatto così, sono diverso, uno struggente  sentimentale, un sognatore, dentro ho sempre avuto le mie “scintille invisibili” in una costante "la ricerca".

Guardarla mi dava una serenità d’animo che nessuna donna prima di lei è mai riuscita a darmi, una cosa strana, inspiegabile. Avevo la sensazione di conoscerla, guardarla mi dava forza nei miei momenti difficili e quella voglia “vorrei” di averla vicino in quei momenti in un continuo “mi manchi”.

Però la guardavo da lontano e non riuscivo ad avvicinarmi a comunicare con lei,  una difficoltà mia, spaventato dai miei imperiosi sentimenti, i miei “versi mancanti” le mie “barriere” e mi arrabbiavo con me stesso per la mia maledetta, terribile, schifosa, timidezza e insicurezza figlia del dolore e delle cicatrici del passato. 

 Lei è dentro di me” mi chiedevo sempre, lei era il mio “Ti cerco”.

Volevo con tutto me stesso conoscerla, volevo viverla, non solo nei miei sogni “Il sogno più vero” in cui volavo alto “volo alto” era il mio desiderio nella “notte dei desideri” volevo rapirle l’anima in “l’anima rapita” mi sentivo un “ladro d’amore” e la pensavo sempre nel mio “il pensiero di te” chiedendomi “chissà” augurandole tutti i giorni la buonanotte nei miei “sussurri notturni” e volevo rapirla in "Un unico noi".

Non mi avvicinavo, mi comportavo stranamente, perché avevo una terribile paura “barriere” di un suo no, di un suo rifiuto.

Mi dicevo che se provavo queste emozioni mai sentite, uno sciogliermi così, un innamoramento a prima vista, “come quelle delle favole”, forse lei era quella giusta, l'anima affine, d'altra parte per chi ci crede i nostri segni zodiacali parlano chiaro, Toro e Cancro, anime gemelle, eh non si scherza mica! 

Dicevo nei miei “dialoghi notturni Questa vita è fatta di scelte e di tante vedute, in cui l’uomo sceglie la donna tra le tante, ma di una cosa io son sicuro e credo fermamente, che la mia lei sarà scelta invece sai tra tutte

 

Ma purtroppo, come io pensavo, lei guardava non perchè le piacessi, se fosse stato così avrebbe fatto lei più di un passo, ma perchè vedeva strano questo uomo che la guardava, si chiedeva cosa volesse da lei. 

 

ed è arrivato un messaggio

 

... un altro colpo secco, bam!

 

Io sono un insignificante, anonimo signor Lei


Il mio strano modo di fare l’ha spaventata, le ha messo paura.

Io le ho chiesto scusa, non mi perdono di averla fatta sentire così.

Rispetterò quanto mi è stato richiesto, non la ferirei mai, voglio che lei sia serena.

Una frase della mia prima poesia che le ho scritto dice “si sa che la stranezza incute sempre indifferenza” ed è vero, purtroppo è così.

I timidi, come quadri dimenticati appollaiati negli angoli dei cuori, osservano il mondo con occhi sussuranti, aspettando il coraggio di essere guardati.

Le auguro tutto quello che le ho scritto in “Ti meriti un amore” "in "Un amore come quello delle favole" e tutto il bello che c’è in questo meraviglioso mondo. 

Questo è un incontro nella mia vita, con un finale veramente triste, non "come quelle delle favole" ma come sempre io vedo nelle cose tristi sempre qualcosa di buono, ho provato emozioni forti, nuove,  è ritornata la parte più bella di me, il  mio romanticismo, ed è tornata in me per un po' quella poesia che non ricordavo più da tanto, ma da tanto tempo.


 

Lei rimarrà dentro me

dolce, affascinante, sconvolgente uccello nero, 

 nel canto della mia anima.

 

 

18 marzo 2024 ore 17.00


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