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Zahara

    C’era una volta , in un deserto arido e implacabile, un fiore chiamato  Zahara . La sua storia era un enigma, un mistero che affascinava chiunque lo vedesse. Le sue radici si aggrappavano al suolo secco, eppure, contro ogni previsione, sbocciava con una bellezza straordinaria. Zahara   aveva petali di un rosa tenue, quasi trasparenti. Sembravano fatti di seta e luce. La sua fragranza era un mix di sabbia calda e promesse di pioggia. La gente del deserto diceva che chiunque avesse respirato il suo profumo avrebbe trovato la speranza anche nei momenti più bui. Ma come poteva un fiore sopravvivere in un luogo così ostile?  Zahara  aveva imparato a resistere. Le sue radici si estendevano profondamente nel terreno, alla ricerca di ogni goccia d’acqua. Le sue foglie erano piccole e coriacee, ridotte all’essenziale per evitare la traspirazione. E i suoi fiori?  Zahara  li apriva solo quando il vento portava con sé l’odore della pioggia imminente. Un giorno, un viaggiatore smarrito

Brevi pensieri

La sua bellezza è come un’opera d’arte senza tempo, che cattura l’attenzione e incanta l’anima...

È un riflesso della sua essenza, un’espressione della sua unicità che risplende come una stella brillante nel cielo notturno...

Ciò che rende la sua bellezza così affascinante non è solo l’armonia delle sue caratteristiche, ma la luce interiore che risplende attraverso i suoi occhi, illuminando il mondo intorno a lei...

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