Zahara
C’era una volta , in un deserto arido e implacabile, un fiore chiamato Zahara . La sua storia era un enigma, un mistero che affascinava chiunque lo vedesse. Le sue radici si aggrappavano al suolo secco, eppure, contro ogni previsione, sbocciava con una bellezza straordinaria. Zahara aveva petali di un rosa tenue, quasi trasparenti. Sembravano fatti di seta e luce. La sua fragranza era un mix di sabbia calda e promesse di pioggia. La gente del deserto diceva che chiunque avesse respirato il suo profumo avrebbe trovato la speranza anche nei momenti più bui. Ma come poteva un fiore sopravvivere in un luogo così ostile? Zahara aveva imparato a resistere. Le sue radici si estendevano profondamente nel terreno, alla ricerca di ogni goccia d’acqua. Le sue foglie erano piccole e coriacee, ridotte all’essenziale per evitare la traspirazione. E i suoi fiori? Zahara li apriva solo quando il vento portava con sé l’odore della pioggia imminente. Un giorno, un viaggiatore smarrito