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Zahara

    C’era una volta , in un deserto arido e implacabile, un fiore chiamato  Zahara . La sua storia era un enigma, un mistero che affascinava chiunque lo vedesse. Le sue radici si aggrappavano al suolo secco, eppure, contro ogni previsione, sbocciava con una bellezza straordinaria. Zahara   aveva petali di un rosa tenue, quasi trasparenti. Sembravano fatti di seta e luce. La sua fragranza era un mix di sabbia calda e promesse di pioggia. La gente del deserto diceva che chiunque avesse respirato il suo profumo avrebbe trovato la speranza anche nei momenti più bui. Ma come poteva un fiore sopravvivere in un luogo così ostile?  Zahara  aveva imparato a resistere. Le sue radici si estendevano profondamente nel terreno, alla ricerca di ogni goccia d’acqua. Le sue foglie erano piccole e coriacee, ridotte all’essenziale per evitare la traspirazione. E i suoi fiori?  Zahara  li apriva solo quando il vento portava con sé l’odore della pioggia imminente. Un giorno, un viaggiatore smarrito

La danza delle anime

 

 


Era una donna di muri e ombre,

con il cuore chiuso in una fortezza,

temeva l'amore, temeva le guerre,

temeva il dolore della promessa infranta.

 

I suoi occhi erano come stelle assopite,

che una volta brillavano di speranza,

ma ora erano nascoste dietro muri di pietra,

per proteggersi dal freddo dell'indifferenza.

 

Ma un giorno arrivò un uomo gentile,

con gli occhi pieni di storie non raccontate,

era come lei, un'anima pensante,

con il cuore nascosto dietro muri alti.


Due cuori simili, con cicatrici e ferite,

hanno costruito muri, hanno chiuso le porte,

proteggendo se stessi dal dolore dell'amore,

dal rischio di essere nuovamente feriti, dal rischio di cadere.


Era spaventata, ma era attratta,

dal modo in cui lui guardava il mondo,

con occhi che vedevano oltre i muri,

oltre le apparenze, oltre i confini.


Ma una canzone, dolce e sottile,

risuonava nei loro cuori, come delicati accordi di chitarra.

È un richiamo alla speranza, un invito a danzare,

a lasciare cadere i muri, a osare amare.


E lentamente, mattonella dopo mattonella,

i muri che avevano costruito cominciarono a cadere

e i loro cuori, una volta chiusi e freddi,

cominciarono a sentire di nuovo il calore.

 

Era una danza di paura e desiderio,

di muri che cadevano e cuori che si aprivano,

era la storia di una donna e di un uomo,

due anime sensibili, che si erano finalmente trovate.

 

 (08 maggio 2024 ore 02.00)

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